Per la scrittura dei miei romanzi adotto un approccio che in Italia è poco diffuso.
Una piccola squadra di collaboratori mi affianca durante la prima stesura e le due revisioni canoniche: sono gli alpha, beta e gamma-reader, lettori e lettrici selezionati come campione delle varie sensibilità a cui ciascuna opera vuole rivolgersi. Grazie alle loro impressioni, osservazioni e note, posso quindi intervenire sul mio testo con più consapevolezza e precisione di quanto saprei fare in autonomia.
Che si tratti di romanzi storici come la Trilogia delle Radici o fantastici come la serie di Eternal War, non mi accontento mai di inseguire l’ispirazione a briglie sciolte: la mia priorità è costruire impalcature stabili. Voglio che le mie storie stuzzichino la curiosità e spingano alla scoperta, l’approfondimento culturale e la riflessione.